eczemi e dermatiti

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.etta.
view post Posted on 18/9/2009, 13:02




L’eczema è la più comune delle malattie della pelle.
Rappresenta una particolare reazione infiammatoria della cute rispetto a vari fattori interni ed esterni e comprende numerose alterazioni,le più comuni delle quali sono la dermatite da contatto, la dermatite atopica e la dermatite seborroica.

La dermatite da contatto è una malattia professionali scatenata da sostanze specifiche, tipica di fotografi, parrucchieri, estetiste, verniciatori, muratori, pulitori, personale sanitario e altri lavoratori che si trovano a maneggiare prodotti chimici particolarmente aggressivi. Si riconosce per una prima fase di sensibilizzazione, a cui segue la reazione cutanea in seguito al ripetersi del contatto con la sostanza responsabile della dermatite. Inizialmente la malattia si localizza nella zona della cute dove è avvenuto il contatto per poi svilupparsi in diverse fasi: inizia con un arrossamento cutaneo (fase eritematosa), poi sulle chiazze compaiono delle vescicole, quindi, per rottura delle vescicole, vi è fuoriuscita dell'essudato sieroso, l’essudato si rapprende in croste ed infine, quando la lesione si avvia verso la guarigione, vi è un processo di cheratinizzazione con la formazione di squame. Se il processo si cronicizza per il persistere del contatto con la sostanza, la cute si ispessisce e in seguito può estendersi in altre parti della pelle, anche lontane dalla primitiva localizzazione.

Dermatiti e allergie

La dermatite atopica è una forma cronica di tipo allergico che produce risposte abnormi rispetto a normali stimoli ambientali. Si associa spesso alla rinite e all’asma. Le lesioni sono più frequentemente localizzate sul viso, in prossimità delle pieghe di polsi, gomiti e ginocchia. Può manifestarsi a qualsiasi età, è molto comune nei bambini e in metà dei casi sparisce entro i 18 mesi di età.

La dermatite seborroica è caratterizzata da una alterazione della composizione del sebo che risulta più ricco di colesterolo, trigliceridi e paraffine. Nel lattante è anche detta crosta lattea e colpisce il cuoio capelluto; si manifesta con un arrossamento e chiazze grasse, squamose, giallastre, talora si forma una spessa calotta che ricopre il capo. In ogni caso, vi è assenza di prurito.

L’eczema, in particolare la forma allergica, colpisce dal 2,4 al 7% della popolazione. In due terzi dei soggetti interessati si ha un’anamnesi familiare positiva e sono moltissimi i casi di miglioramento in seguito a cambiamenti nell’alimentazione. Molti studi hanno documentato il ruolo fondamentale delle allergie alimentari in questi disturbi, così come l’allattamento al seno è risultato fondamentale per la prevenzione. E quando l’eczema compare, nonostante l’allattamento al seno, è perché c’è stato un passaggio di allergeni attraverso il latte materno. In questi casi occorre richiedere alle madri di evitare di consumare gli alimenti a cui sono allergiche.

Spesso i responsabili dell’allergia sono latte e derivati, uova, arachidi e in misura minore cioccolato, frumento e agrumi. Nella maggior parte dei casi, eliminando le cause dell’allergia la guarigione è completa. In uno studio questi tre cibi erano alla base dell’81% dei casi di eczema, mentre un altro 60% dei bambini con grave dermatite atopica aveva un test alimentare positivo per uova, latte di mucca, arachidi, frumento, pesce e soia. Teoricamente qualsiasi cibo può essere causa di allergia per cui è bene verificare quale sia l’alimento che disturba attraverso test allergologici o kinesologici oppure una dieta di eliminazione. Una semplice eliminazione di latte e derivati, uova, arachidi, pomodori, coloranti artificiali e conservanti determina una remissione almeno nel 75% dei casi.

Pesce azzurro e mirtilli

Nei soggetti che soffrono di dermatite atopica la mucosa intestinale è particolarmente permeabile per cui si ha un maggior carico antigenico sul sistema immunitario che è iperstimolato e questo porta al rischio di sviluppare ulteriori allergie o intolleranze alimentari. Un altro fattore importante sembra essere un’eccessiva proliferazione della Candida albicans (un fungo) nell’intestino. In questi casi, rimedi come l’estratto di semi di pompelmo, in grado di eliminare la candida intestinale, possono migliorare molte forme di eczema.
Spesso, i soggetti che ne soffrono sono costituzionalmente più portati a soffrire di un’alterazione del metabolismo degli acidi grassi essenziali e delle prostaglandine, pertanto si consiglia l’assunzione di alimenti ricchi di omega-3 come l’olio di pesce, o più semplicemente il consumo di pesce azzurro (sgombro, salmone, aringa), o di olio di lino spremuto a freddo.

Altri alimenti curativi sono quelli ricchi in flavonoidi come il mirtillo (in frutti o come succo spremuto a freddo) e il tè verde. Anche lo zinco è un elemento importante nel metabolismo degli acidi grassi essenziali; bassi livelli di questo minerale sono comuni nei soggetti che soffrono di eczema, pertanto si consiglia il consumo di semi oleosi (sesamo, girasole, zucca ecc) che ne sono particolarmente ricchi. Molto utile in questi casi è anche l’integrazione con vitamina E ed A di cui sono molto ricchi l’olio di germe di grano, la frutta e la verdura di colore arancione.

Evitare latticini e salumi
Il fattore di maggior disturbo nell’eczema è il prurito, ma grattarsi è molto nocivo perché determina lesioni e taglietti nella cute che facilitano l’ingresso di batteri; inoltre aggrava la lichenificazione, cioè la comparsa di strati cornei e secchi sulla zona. Anche la tensione emotiva può provocare e aggravare il prurito in questi soggetti, che in genere presentano livelli superiori di ansietà, ostilità e nevrosi rispetto a soggetti di controllo.
In Medicina Tradizionale Cinese, l’eczema è considerato una patologia da umidità e calore, vi è una componente «vento» e talora un deficit di sangue. Anche se l’eczema è secco alla base, vi è uno squilibrio di milza con accumulo di umidità che non riesce a raggiungere la superficie cutanea. Il calore è visibile nel rossore delle lesioni cutanee, nell’infiammazione, e il vento nel prurito. Quando prevale il calore, le lesioni sono nella parte alta del corpo (il calore va in alto); quando prevale l’umidità, il prurito è minore e lesioni sono maggiormente localizzate nella parte bassa del corpo, sotto l’ombelico (l’umidità va in basso).

Per quanto riguarda l’alimentazione, sono quindi da evitare i cibi che producono umidità: latticini, frutta succosa (evitare le arance, meglio le mele), eccessive quantità di verdura cruda e farine, è meglio consumare verdure cotte e cereali integrali in chicchi. Contro l’eccesso di calore occorre evitare salumi, cibi stagionati, spezie piccanti, cipolla, aglio, cozze, gamberetti, fritti e cotture alla griglia. Il calore in eccesso si trasforma in fuoco che genera il vento, che può dare il sintomo del prurito (quando un bosco si incendia il fuoco scalda l’aria che, diventando più leggera, si muove e crea vento); oltre che dal calore il vento può essere prodotto da vuoto di sangue o da salita dello yang per vuoto di rene.
In questi casi è necessario nutrire il sangue tonificando la milza che lo produce grazie alla trasformazione degli alimenti, e il rene che lo genera nutrendo il midollo osseo. Per tonificare la milza e il sangue si consigliano cereali integrali in chicchi, il mochi (panetto di riso dolce) e la barbabietola rossa. Il rene può essere tonificato con gomasio, alghe e fagioli azuki cotti con alga kombu.

Il calore può derivare da una stasi del Qi di fegato da cause emozionali: insoddisfazione, frustrazioni, rabbia repressa e vi può essere un’irritabilità ed un’ansietà di base. Per riequilibrare il fegato si consigliano zuppe di miso (patè a base di un cereale e soia fermentata da aggiungere a fine cottura), tarassaco, verdure a foglie verdi.
Si consiglia inoltre di non indossare vestiti ruvidi e di lavarli con saponi delicati risciacquati ripetutamente, di evitare l’esposizione a irritanti chimici, che possono provocare irritazione cutanea, e un esercizio fisico eccessivo che comporta sudorazione. Sono invece consigliate passeggiate nel verde.

In conclusione, possiamo osservare che i risultati degli studi scientifici e delle ricerche sulle allergie alimentari, combaciano con i dettami della dietetica cinese basata sulla fisiologia energetica dell’uomo. Nel soggetto che soffre di eczema in cui è evidente una predisposizione costituzionale, la nutrizione è di fondamentale importanza per la correzione di un terreno che tende a manifestare i suoi squilibri a livello cutaneo. Dunque attraverso un corretto stile di vita e un’alimentazione equilibrata è possibile guarire i disturbi e ritrovare la salute.


Alimenti Sì
>> Olio di lino spremuto a freddo, olio di germe di grano
>> pesce azzurro
>> frutta e verdura di colore arancione
>> mirtilli, tè verde
>> semi oleosi (sesamo, girasole, zucca)
>> cereali in chicchi
>> zuppe di miso, tarassaco e verdure a foglie verdi

Alimenti No
>> spezie piccanti, aglio e cipolla
>> cozze e gamberi
>> verdura cruda (limitare il consumo)
>> fritti e cotture alla griglia
>> latticini e salumi
>> farine

tratto da AAM Terranuova



ciao
simonetta
 
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