fiori di bach

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view post Posted on 12/1/2009, 15:21





COME SCEGLIERE LA FLORITERAPIA CON I FIORI DI BACH
Articolo stampato da NaturopataOnline.org

Indirizzo web: http://www.naturopataonline.org/articoli/1...-di-bach/1.html

1 - Come scegliere la Floriterapia con i Fiori di Bach
Sottotitolo: I 38 fiori di Bach rappresentano 38 complessi stili di vita e 38 stati d'animo ben precisi.

Sommario: Prima di effettuare test , questionari o metodi vari per scegliere quali fiori usare , è necessario capire il vero scopo ed il piano su cui agiscono tutti i fiori utilizzati in floriterapia, tra cui i Fiori di Bach i fiori Australiani Himalayani Sardi

Introduzione alla Floriterapia Tratto da una mia conferenza sui Fiori di Bach

Lo scopo di questo incontro è quello di far conoscere i fiori di Bach e mi piacerebbe trasmettervi il messaggio che sta dietro all'uso dei fiori, mi piacerebbe parlare di come si inquadrano nelle nostre vite i fiori stessi. Per fare questo credo sia importante conoscere il percorso dello stesso Bach perchè ci dice molto sia sui fiori sia sul dibattito sempre attuale tra scienza e olismo, medicina allopatica e medicina alternativa.
Ultimamente l'uso dei Fiori di Bach si è abbastanza diffuso quindi si potrebbe ipotizzare che la loro conoscenza sia scontata invece purtroppo non è così, infatti spesso vengono confusi con i prodotti omeopatici che non sono tali. Attualmente in Italia essi sono classificati come integratori e che mi risulti solo la casa farmaceutica Guna ha classificato i suoi fiori come omeopatici: prima di tutto perchè non vengono dinamizzati anche se vengono preparati per diluizioni successive.
Pertanto non possono essere disciplinati dalle stesse leggi e regolamenti che normano la prescrizione e l'utilizzo dei rimedi omeopatici. Ma... Chi era Bach?
Io credo che sia interessante spendere due parole su Edward Bach il medico inglese che scoprì i fiori che portano il suo nome. Egli nacque a Moseley, vicino a Birmingham nel 1886, si laureò in medicina ed iniziò a fare il medico, attività che però non lo soddisfaceva pienamente. Come batteriologo ebbe un discreto successo, infatti venne a contatto con l'omeopatia di Samuel Hahnemann di cui approfondì lo studio effettuando anche una scoperta che porta sempre il suo nome i 7 nosodi di Bach preparati a partire da 7 tipi di batteri intestinali da lui stesso isolati nell'uomo. Per questa scoperta riscosse un notevole successo. Egli però continuava ad essere insoddisfatto e nel 1929 all'età di 43 anni abbandona tutto (crisi di mezza età?) e nel 1930 si trasferisce nel Galles.
Qui passa le sue giornate a studiare la flora osservando da vicino le singole piante ed il loro comportamento oltre al loro habitat . In questo stesso periodo a contatto con la natura accentua sempre di più la sua sensibilità che gli permette di capire l'essenza vibrazionale delle piante e dei loro fiori. Egli censì 38 fiori che tuttora costituiscono la base di tutta la floriterapia di Bach.
Tra il 1930 ed il 1934 scrisse i suoi due testi fondamentali: “Guarisci te stesso” ed “I dodici guaritori ed altri rimedi ” . Morì all'età di 50 anni, nel sonno, il 27 Novembre 1936, la sua missione su questa terra si era conclusa per il bene di tutta l'umanità, perchè io credo di missione si trattò... Insegnamento spirituale La vita di Bach mi affascina e penso sia straordinaria, già nel 1917 per la medicina ufficiale lui era morto, se ci pensiamo bene in effetti le più grandi scoperte (pensiamo a Galileo, lo stesso Leonardo...ecc) hanno sempre tardato nell'essere riconosciute e quasi tutti gli inventori non hanno goduto del successo delle loro scoperte anzi sono morti nell'oblio ed alcuni anche nel disprezzo.
Solo nel 1983 l'OMS ha riconosciuto i fiori come un metodo alternativo sicuramente raccomandato. Ma cosa ha indotto Bach a lasciare una carriera onorabile e rispettabile per studiare i fiori?
Guardate che capire questo passaggio è fondamentale perchè non solo ci inquadra il potere dei fiori ma ci fa capire quanto sia ancora attuale la lacerazione tra la concezione scientifica e la concezione spirituale del malessere (non voglio usare termine malattia perchè nell'uso comune esso rimanda alla medicina e questo non è l'ambito opportuno).
Bach era un medico spirituale, nel senso che aveva un animo sensibile alle sofferenze altrui e con tutte le sue forze voleva trovare qualcosa che aiutasse l'uomo a guarire nell'anima non solo nel fisico.
Bach scoprì i suoi fiori osservandone la forma, il modo di nascere e di svilupparsi e li comparò ai vari aspetti della natura umana. Egli intuì che i fiori, essendo anche loro inseriti nel mondo naturale globale, potevano sprigionare la loro energia entrando in vibrazione con la persona che manifestava comportamenti simili al fiore stesso.
Il simile cura il simile ed il contrario...in particolare il fiore stimola la qualità opposta al difetto che si vuole correggere.
E' grazie alla segnatura che oggi noi possiamo utilizzare i fiori; e per segnatura si intende l'insieme di tutte quelle caratteristiche morfologiche, comportamentali delle piante, che nell'antichità, e successivamente rivalutate da Bach, ispiravano sia razionalmente che empaticamente la scelta di un fiore piuttosto che un altro. Bach nella sua ricerca osservava per mesi e per giornate intere le piante e cercava di cogliere quelle caratteristiche che potessero essere simili a quelle riscontrate negli uomini.
Se Hahnemann aveva riscoperto l'importanza della segnatura, nel senso che un composto che riesce a determinare gli stessi effetti di una malattia allora è in grado di guarirla, si deve a Bach il ritrovare la segnatura anche come somiglianza esteriore, fisica.
I popoli primitivi, senza il supporto della nostra scienza attuale, sceglievano i rimedi in base alla segnatura, cioè in base a determinati segni che coglievano nelle piante.
I 38 fiori di Bach rappresentano 38 complessi stili di vita e 38 stati d'animo ben precisi. Egli aveva una visione olistica della pianta e pertanto è riuscito a cogliere delle segnature che a prima vista sembrano inspiegabili, come ad es. Mustard , la senape selvatica, che è una pianta molto aggressiva, viene usata per curare la depressione senza motivo e non una persona aggressiva, questo perchè Bach aveva colto la depressione e frustrazione indotta da Mustard sulle piante ad essa vicine.
Oppure pensando a Olive , l'ulivo che noi conosciamo, Bach ha colto una segnatura fatta di opposti: l'ulivo forte e resistente, può soffrire fino ad esaurirsi se sottoposto ad eccessivo stress, questa pianta quindi è indicata per coloro che sono esauriti nel fisico , quella spossatezza a cui anche i forti a volte cedono oppure ancora Oak, la quercia, che è una pianta molto longeva e robusta che non si piega al vento però con il tempo tende a spezzarsi anche perchè attira facilmente i fulmini e il fiore di questa pianta è indicato per coloro che agiscono per eccessivo senso del dovere, cioè coloro che tirano tirano finchè la “corda non si spezza”.
L'efficacia dei fiori che Bach
L'efficacia dei fiori che Bach ha testato e che noi testiamo anche oggi si basa proprio sulla segnatura che Bach stesso ha individuato, perchè grazie a quella è riuscito a cogliere l'energia vitale del fiore e il contesto in cui essa può essere utilizzata per ristabilire un equilibrio perduto nell'uomo , nelle piante e negli animali.
Vi ricordate che vi ho detto che lo scopo di Bach era curare l'anima ebbene vediamo più da vicino questa cosa.
Secondo Bach, e qua cito testualmente “ la malattia, è solo ed esclusivamente correttiva.
Essa non è vendicativa, né crudele, ma piuttosto un mezzo di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per metterci in guardia dal commetterne di più grandi, per impedirci di procurare danni maggiori e per riportarci su quella strada della verità e della luce che non avremmo mai dovuto lasciare .”
Un'altra citazione che trovo significativa è questa: “ Se soffri di rigidità ad una articolazione, è probabile che anche nel tuo modo di pensare ci sia rigidità, e che ti aggrappi tenacemente e rigidamente a qualche idea che non dovresti alimentare. Se soffri d'asma, significa che in qualche modo sottrai l'aria a qualcuno, oppure mancando di coraggio soffochi te stesso.” ed ancora “il corpo rifletterà la vera causa della malattia, come ad es. paura,indecisione, in disturbi delle funzioni e dei tessuti .”
Riguardo al linguaggio del corpo pensiamo anche ad alcuni detti popolari “portare il peso sulle spalle”, oppure “perdere la testa dalla paura” o ancora “non avere digerito qualcosa” ecc.
Queste citazioni per me sono importanti perchè ci fanno capire il pensiero in cui devono essere collocati i fiori. Bach infatti partì dal presupposto che 38 virtù facessero da collegamento tra la personalità ed il Sè. Il concetto di sé rientra nell'insegnamento di ogni cultura e religione o di qualsiasi mistico conosciuto e rappresenta l'istanza superiore dentro di noi, la nostra vera natura. Secondo questi insegnamenti, che stanno alla base del mondo olistico, la sofferenza nasce quando l'uomo non agisce in armonia con il proprio Sè.
Allora, secondo Bach , dalla virtù si sviluppa un atteggiamento interiore negativo, così si avrà ad es.

dalla virtù del coraggio e della fiducia si potrà sviluppare la paura;

dalla fiducia in se stessi, i complessi d'inferiorità;

dall'allegria, la tristezza;

dall'umiltà, l'orgoglio;

dal perdono, i sensi di colpa;

dalla speranza, la disperazione;


dalla fede in qualcosa, il pessimismo e così via.

Mi piace citare questo passo di Bach che credo riassuma il suo pensiero e che in fin dei conti deve essere anche il nostro affinchè i fiori possano aiutarci nei nostri problemi: “ Il Creatore di ogni cosa è Amore e tutto ciò di cui siamo consapevoli è nel suo infinito numero di forme, sempre una manifestazione di quell'Amore, sia si tratti di un pianeta o di un ciottolo, di una stella o di una goccia di rugiada, dell'uomo o della più umile forma di vita.
Possiamo avere una vaga idea se pensiamo al nostro Creatore come ad un grande sole che emana bontà e amore a dal cui cento si irradia, in ogni direzione, un infinito numero di raggi. Alle estremità di quei raggi, noi e con noi tutto ciò che percepiamo, siamo particelle emesse per acquisire esperienza e conoscenza, che devono poi tornare al grande centro.
La separazione è impossibile, perchè appena un raggio si stacca dalla sua fonte di luce cessa di esistere. In questo modo possiamo comprendere la loro interdipendenza: anche se ogni raggio può avere la sua individualità, tuttavia è parte del grande Potere creativo centrale.
Così qualunque azione contro se stessi o contro altri colpisce il Tutto, perchè l'imperfezione che causiamo ad una parte si riflette sull'insieme e ogni parte dell'insieme deve alla fine diventare perfetta .” da Guarisci te stesso
Attraverso le loro vibrazioni i fiori di Bach ristabiliscono il contatto con il Sé e aiutano di nuovo a sviluppare la virtù corrispondente. Mi piace citare lo stesso Bach “ Questi stati d'animo negativi non vengono combattuti come sintomi organici, ma vengono per così dire inondati da armoniche vibrazioni energetiche che li sciolgono come neve al sole. ”
E' importante questo perchè ci fa capire molto bene che il fiore non è un farmaco che agisce sul sintomo, ma è piuttosto un aiuto per riarmonizzare l'energia vitale che ognuno di noi ha e che può essere bloccata a causa di comportamenti negativi assunti.
Second Bach i 38 fiori da lui scoperti provengono da piante di ordine superiore ed ognuna di esse incarna un atteggiamento interiore negativo, come già detto in precedenza, e come un catalizzatore ristabilisce il contatto di volta in volta bloccato tra l'anima e la personalità.
Il floriterapeuta e l'autoprescrizione Vi ricordate quando vi dicevo che il fiore ristabilisce il contatto tra anima e personalità là dove si era bloccato di volta in volta e mi piace sottolineare questo di volta in volta perchè rispecchia il mio modo di vedere l'utilizzo dei fiori.
Mi spiego meglio: dopo tutto quello che ci siamo detti credo che sia ormai chiaro che assumere i fiori o rivolgersi al floriterapeuta significa per prima cosa ammetere con se stessi che c'è qualcosa che non va nel proprio stile di vita e pertanto si decide di fare qualcosa per cambiare.
Questo badate è fondamentale perchè ribadisco ancora una volta non siamo di fronte ad un farmaco che cura il sintomo ma ad un rimedio che ci aiuta a riequilibrarci ma perchè il tutto sia efficace la persona deve essere anche disposta a cambiare. Con i fiori si fa un viaggio di consapevolezza e di autocomprensione, si inizia con 1 fino ad un massimo di 6 fiori e poi via via essi cambieranno perchè emergeranno magari nuovi blocchi finchè la persona sarà in grado poi di aiutarsi da solo. Nella mia personale visione il floriterapeuta ha il compito di accompagnare la persona in questo viaggio, ma ha anche il compito di rendere via via la persona autonoma nell'uso dei fiori, spiegandoglieli di volta in volta.
Questo secondo la mia idea rispecchia in toto la volontà di Bach, il cui scopo era trovare dei rimedi semplici ed alla portata di tutti. Io credo che il ruolo del floriterapeuta sia fondamentale, almeno all'inizio, in primo luogo perchè è sempre molto difficile essere obbiettivi con se stessi e poi perchè non dimentichiamo che c'è anche la componente relazionale che aiuta tantissimo.
Accogliere ed ascoltare e sottolineo ascoltare empaticamente la persona è già questo un inizio di “guarigione”. Rescue remedy
Per quanto riguarda il fai da te, Bach ci ha lasciato un'unica miscela che si chiama Rescue remedy e che è costituita da Rock rose, Star of bethlehem, Clematis,Impatiens e Cherry plum, e penso che questo sia il rimedio più indicato per l'autoterapia. Infatti vige la regola che se non si sa quale fiore sia adatto allora si deve usare il Rescue!!
In quali casi si può o si deve usare: -
incidenti anche gravi in attesa che arrivino i soccorsi -
ferite -
delirio -
perdita dei sensi -
lutto -
stress -
insonnia ecc.
o consiglio prima di iniziare a fare da soli, di sentire il medico in caso di malattia conclamata e poi successivamente se c'è necessità il floriterapeuta in quanto i fiori si sposano benissimo con una terapia tradizionale.
Molti casi hanno dimostrato che molte persone affidatesi al floriterapeuta nei primi tempi poi hanno potuto con successo continuare da soli perchè nel frattempo avevano imparato a riconoscere le loro motivazioni, i loro punti di forza e loro debolezze e quindi erano in grado di individuare da soli l'atteggiamento sbagliato.
Il compito del floriterapeuta è quello di diventare con il tempo superfluo per la persona.
Lo studio dell'applicazione dei fiori di Bach non è morto con lui, anzi Kramer, un naturopata tedesco che ha abbandonato gli studi di fisica per dedicarsi anche allo studio dei fiori ha introdotto un nuovo modo di classificare i fiori mettendoli in relazione tra loro, facilitando di gran lunga il lavoro del terapeuta. Una scoperta che lui ha fatto molto importante sono le corrispondenze cutanee e i fiori.
Infatti una delle possibili applicazioni, secondo il suo insegnamento, consiste nell'utilizzo corporeo dei fiori sotto forma di impacchi e sembra che i risultati siano più veloci rispetto alla terapia tradizionale per ingestione.
 
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