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| la persecuzione del bambino le radici della violenza
di Alice Miller
ed: universale bollati boringhieri
costo euro 19.00
attraverso una rassegna di testi pedagogici degli ultimi due secoli, la Miller illustra i raffinati metodi di persuasione occulta messi in opera nella nostra società per piegare l'impetuosità e la caparbietà del bambino ed indurlo a identificarsi con il progetto educativo dei genitori. il bambino costretto a reprimere la propria aggressività, non saprà da adulto reagire alle ingiustizie sociali e potrà accettare senza oporsi le imposizioni di sistemi totalitari: esempio estremo è il nazismo, con la caratteristica divaricazione tra la protervia dei capi e l'acquiscenza del popolo tedesco. tratto comune a coloro che hanno subito un'educazione repressiva è la necessità di riempire con esperienze abnormi il vuoto lasciato dalla rimozione emotiva e dalla perdita di identità. la Miller rievoca qui le vicende di tre personaggi a diverso titolo esemplari: Adolf Hitler, il criminale degli anni sessanta Jurgen Bartsch, assassino e seviziatore di bambini, Christiane F:, autrice del libro "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino", in cui ha raccontato la propria esperienza dell'emarginazione e della droga. in definitiva, l'educazione costituisce sempre - per la Miller -un mascheramento di reali rapporti di potere e bisogni propri dei genitori. l'unica possibilità per il bambino di crescere semza traumi e di sviluppare le proprie potenzialità creative, rimane legata a un comportamento empatico e "rispettoso" dei genitori nei suoi confronti.
ciao simonetta
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